Rosarno (Reggio Calabria), 31 dicembre 2007
Lei voleva lasciarlo, lui è andato a sparare in aria sotto casa dei
suoceri, a Rosarno. Agli inquirenti aveva parlato di un proiettile
vagante: ma ora è accusato di omicidio volontario e detenzione illegale
di armi. Una giovane romena di diciassette
anni, Duana Cornelia, è stata raggiunta da un colpo di pistola al petto,
in casa. Vana la corsa del convivente, un italiano con precedenti
penali, all’ospedale di Polistena.
Giuseppe Ceravolo, 29 anni, si trova ora in stato d’arresto. Altri due uomini sono ricercati. La ragazza era giunta a Rosarno due anni fa con i genitori,
che trovarono casa vicino l’assassino. Ceravolo avviò con la minore una
relazione sentimentale dalla quale, due mesi fa, è nata una bambina.
Negli ultimi tempi, la ragazza aveva manifestato il desiderio di
lasciare l’uomo, considerato un violento, e si era rifugiata a casa dei
genitori. Negli ultimi tempi, c’erano state molte liti, Ceravolo aveva
più volte minacciato la famiglia romena.
Ieri sera si è presentato davanti a casa di Duana insieme a due amici, e
ha cominciato a sparare in aria. Il padre della ragazza ha invitato i
tre ad allontanarsi. Ceravolo ed i suoi amici hanno quindi deciso di
andare via, ma poco dopo sono tornati ed hanno ripreso a minacciare.
Duana e i genitori sono quindi usciti dall’abitazione: durante un
litigio Ceravolo, secondo quanto hanno ricostruito gli agenti del
commissariato di Gioia Tauro, ha sparato il colpo di pistola che ha
ucciso la ragazza.