martedì 15 settembre 2015

TERZIGNO, ARRESTATO L'EX COMPAGNO DELLA DONNA UCCISA IN STRADA




Il fermato non risponde al pm. I familiari: "Quell'uomo era stato denunciato per stalking, ma non è servito a nulla
Uccisa per strada da una raffica di proiettili. Uccisa da un uomo che aveva denunciato per stalking. Vincenza Avino, 36 anni, è morta a Terzigno, in provincia di Napoli. 
A sparare il suo ex compagno, Nunzio Annunziata, arrestato all'alba, a Poggiomarino, dai carabinieri di Torre Annunziata. Indagini, ricerche e battute per individuare e bloccare il presunto omicida sono durate tutta la notte. L'accusa è di omicidio volontario.
L'uomo - che ascoltato dai pm della Procura di Nola si è avvalso della facoltà di non rispondere - è stato individuato questa mattina alle 6 in strada a Poggiomarino, nel Napoletano, vicino ad una scuola. Era a piedi, forse intendeva prendere il treno della Circumvesuviana per spostarsi altrove. Quando ha incrociato i carabinieri ha tentato di scappare, poi si è buttato sotto un'auto ferma per nascondersi.
Al momento del fermo non ha detto nulla ai militari. Non aveva con sé alcuna arma.
La caccia all'uomo è stata coordinata dai carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata con pattugliamenti in strada e controlli presso parenti ed amici di Annunziata. I militari hanno battuto il territorio tra Torre Annunziata, l'agro nocerino sarnese, l'hinterland napoletano oltre alla zona nolana.
Annunziata era stato arrestato il 10 luglio scorso per stalking proprio contro  Vincenza Avino ed era stato successivamente mandato ai domiciliari. In quell'occasione il gip di Nola, Martino Aurigemma, nell'ordinanza di custodia cautelare con cui disponeva gli arresti domiciliari aveva definito Annunziata un uomo con "una personalità violenta ed insofferente al rispetto delle regole del vivere civile".
Nell'ordinanza di luglio  dove si parla di veri e propri i  "atti persecutori" c'è anche un lungo elenco di aggressioni e paura, dal tentativo di Annunziata di lanciare la ex compagna dal balcone a una irruzione nella caserma dei carabinieri, dove Enza si era rifugiata per chiedere aiuto.
Dopo 13 giorni il Riesame lo aveva rimesso in libertà con l'ordine di non avvicinarsi alla donna, in attesa del processo, in programma il prossimo novembre. Secondo quanto riferiscono i carabinieri, la giovane quindi era andata poi in vacanza con la madre in Calabria ma avrebbe continuato a subire atti persecutori. Fino a ieri pomeriggio, quando davanti a una farmacia, in via Fiume, a Terzigno, comune del Vesuviano, Annunziata dal finestrino aperto di un'auto in corsa - secondo la ricostruzione dei carabinieri - ha sparato una raffica di colpi contro Vincenza, che era su un'altra auto ferma a bordo strada.
La donna è stata colpita da un proiettile solo, alla schiena. Il killer è quindi sceso dall'auto e ha trascinato il corpo di Vincenza sul marciapiede, fuggendo con la sua  borsa. Inutile la corsa in ospedale.
Sul caso indagano i carabinieri. In nottata la svolta, con l'arresto. A sparare è stato Annunziata, ex compagno di Vincenza, trasportatore occasionale,  pregiudicato, che era stato denunciato appunto numerose volte per stalking. "E' stato denunciato e allontanato - dicono i parenti - ma non è servito a nulla".
La donna lascia due figli piccoli, avuti da una precedente relazione.
Vincenza Avino era separata dal marito da tre anni e aveva un negozio di abbigliamento. Due anni fa aveva iniziato una nuova storia. Secondo quanto accertato dai carabinieri, il rapporto era diventato difficile per la donna al punto di denunciare il compagno per stalking.
Nunzio Annunziata ha un precedente per rapina nel 2001, tra 2010 e 2012 ha tentato invano di ottenere il permesso di detenere un'arma ad uso sportivo, e di recente gli era stata ritirata anche la patente di guida.
Assistito dai legali Giovanni Tortora e Gaetano Rapacciuolo, l'uomo stamattina durante l'interrogatorio si è limitato "a prendere atto - come afferma Tortora - delle fonti di prove a suo carico: fonti che risultano al momento abbastanza gravi".
L'interrogatorio davanti al magistrato della Procura di Nola è avvenuto nella caserma dei carabinieri di Terzigno.
Successivamente è stato firmato il decreto di fermo per Annunziata.
I carabinieri hanno dato la caccia ad Annunziata, prima che facesse altre vittime. Infatti dopo l'omicidio l'uomo ha telefonato ai parenti della ragazza con il cellulare di Enza ( che era nella sua borsa) e li ha minacciati di morte: "Adesso tocca a voi". Sul suo profilo Facebook minacce e bigliettini d'amore. Il 24 agosto N.A scrive. "La falsità si paga è solo questione di tempo". E qualche giorno prima: "Quando mi fanno arrabbiare non rispondo a me stesso". Odio e rancore e una foto del boss della fiction Gomorra, con il commento: "Il tempo è galantuomo, restituisce tutto a tutti".