mercoledì 11 gennaio 2017

RIMINI, AGGREDISCE E SFREGIA LA EX CON L'ACIDO


Gessica Notaro

Gessica Notaro, Miss Romagna 2007, è ricoverata a Cesena. Arrestato l'uomo di Capo Verde, aveva già precedenti per maltrattamenti. Patrizia Mirigliani: "Violenza spregevole"

RIMINI - Un'altra donna sfregiata, punita con l'acido per aver osato abbandonare il compagno. È accaduto a Rimini dove Gessica Notaro, 28 anni, miss Romagna 2007, è ricoverata in gravi condizioni al Bufalini di Cesena. Ha ferite sulle gambe dove è colato l'acido e rischia di perdere la vista, hanno detto i sanitari al momento del ricovero, anche sedopo le prime cure ora i medici sono più ottimisti. A ridurla in questo stato il suo ex fidanzato, Jorge Edson Tavares, detto Eddy, originario di Capo Verde, 29 anni, che è stato arrestato al termine dell'interrogatorio in questura. L'uomo ha negato ogni responsabilità.

Una drammatica storia che richiama alla memoria il caso di Lucia Annibali, l'avvocatessa di Pesaro sfregiata il 6 aprile del 2013 con l'acido da due sicari commissionati dal suo ex compagno Luca Varani, avvocato proprio del foro di Rimini. Varani è stato condannato in via definitiva a 20 anni per tentato omicidio e stalking, 12 anni ai due esecutori materiali dell'attacco con acidi, gli albanesi Altistin Precetaj e Rubin Talaban. Visto il nuovo drammatico caso, la stessa Lucia Annibali commenta: "Quello che mi colpisce è l'utilizzo sempre più frequente di questa modalità, il ricorso all'acido, al fuoco. Mi colpisce e mi rattrista".
Ora il nuovo episodio, l'aggressione con l'acido usato per ferire, distruggere, colpire la bellezza. I rapporti nella coppia erano tesi da tempi, tanto che l'anno scorso la giovane riminese aveva deciso di chiudere la storia e di lasciare il compagno stanca dei continui maltrattamenti. Da troppo tempo infatti le parole d'amore avevano lasciato il posto a botte, insulti. Poi ad agosto era stato aperto un fascicolo contro l'uomo sfociato in un provvedimento di ammonimento del questore di Rimini Maurizio Improta. L'aggressore è stato rintracciato in mattinata da polizia e carabinieri. E in Regione si fa la conta delle vittime della violenza maschile, in Emilia Romagna nel 2016 ci sono stati undici femminicidi e quattro tentati, il doppio rispetto all'anno precedente denunciano le associazioni che si occupano di donne maltrattate.
Miss Romagna e addestratrice al delfinario. Una vita dedicata agli animali e a tutto ciò che attiene la sfera dello spettacolo: canto, ballo, sfilate, conduzioni televisive su emittenti locali e nazionali. Di queste passioni Gessica Notaro ha fatto le sue professioni. La giovane donna lavora infatti al delfinario di Rimini come addestratrice e speaker. Nel 2007, Gessica era stata proclamata Miss Romagna e aveva conquistato la finale al concorso Miss Italia. Dopo questa esperienza è decollata una carriera nel mondo dello spettacolo: la 28enne ha preso parte a programmi Rai e Mediaset come cantante, ballerina e presentatrice. Anche un'altra finalista di Miss Italia, la 23enne di Macerata Rosaria Aprea, alcuni mesi fa è stata vittima di violenza: il fidanzato l'aveva picchiata al punto da ridurla in fin di vita.
Patrizia Mirigliani: "Violenza spregevole". "Ancora violenze contro una donna e in un modo tra i più spregevoli. Non c'è offesa più grande della deturpazione del volto di una persona, del tentativo di cancellarne l'identità, il sorriso, la bellezza. Sono situazioni inconcepibili che si ripetono senza mai trovare la fine". Così Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia, commenta la vicenda di cui è rimasta vittima Gessica Notaro. La giovane nel 2007 conquistò le prefinali nazionali di Salsomaggiore Terme (Parma) con il titolo di 'Miss Sorriso Lei Card Emilia Romagna' e poi le finali come 'Miss Romagna'.
"Siamo ancora addolorati - ricorda - per il ferimento di Rosaria Aprea, la nostra 'Miss Coraggio', che tre anni fa ha subito l'asportazione della milza per l'aggressione del compagno, ed ora un'altra nostra miss si trova tra la vita e la morte".

"Quello che è già evidente è il perpetuarsi di una violenza che drammaticamente abbiamo imparato a conoscere
- è il commento di Gloria Lisi, vicesindaca di Rimini - perché corre ogni giorno lungo l'intero Paese; la violenza cioè che vuole umiliare, ferire e lasciare addosso alla donna i segni della sottomissione. E questo succede anche a Rimini. Nei confronti di una ragazza che, a quanto emerge in queste ore, era già stata vittima nel recente passo di maltrattamenti, segnalati all'autorità giudiziaria".


lunedì 9 gennaio 2017

NON È STATO LUI"



 Messina, lei lo lascia e lui le dà fuoco: grave una 22enne. Ora la ragazza lo difende: "Non è stato lui"

Nella foto Ylenia Grazia Bonavera e il suo ex fidanzato 
 La giovane aggredita ieri dall'ex fidanzato che le ha tirato addosso una tanica di benzina e poi è fuggito. Il giovane si è presentato stamattina alla squadra mobile. La ragazza ricoverata grida: "Non è stato lui"

di ALESSANDRA ZINITI

Il getto di benzina infuocata l'ha investita appena ha aperto la porta. E' grave, al Policlinico di Messina, una ragazza di 22 anni data alle fiamme dal suo ex fidanzato che l'ha sorpresa ieri mattina all'alba, intorno alle quattro e mezza, in casa. Il giovane poi è fuggito, e stamattina si è presentato con l'avvocato alla polizia: il ventiquattrenne, è accusato di tentato omicidio. L'aggressione è avvenuta nel quartiere Bordonaro, alla periferia della città. Entrambi i giovani lavoravano come commessi e al momento erano disoccupati. La ragazza, ricoverata al Policlinico con ustioni sul 13 per cento del corpo, dopo avere ammesso ai familiari che a darle fuoco è stato il suo ex, ora lo difende: "Non è stato lui, avete arrestato un innocente", continua a ripetere dalla sua stanza d'ospedale.
La giovane ha sentito suonare l'ex fidanzato alla porta e ha aperto, probabilmente per un chiarimento. Si è ritrovata davanti quel giovane con cui aveva avuto una relazione piuttosto travagliata e che aveva lasciato da circa due mesi. Secondo la prima ricostruzione della polizia, il ragazzo le ha subito lanciato contro la benzina e le ha poi dato fuoco, fuggendo
via.
A chiamare i soccorsi una parente della ragazza che ha cercato di spegnere le fiamme, che l'avevano avvolta come una torcia. Adesso la giovane è ricoverata in una stanza sterile del Policlinico con ustioni gravi sul 13 per cento del corpo. Per i medici la prognosi è riservata, ma sembrerebbe fuori pericolo di vita. Ora bisognerà chiarire il perché di una difesa così convinta nei confronti dell'uomo che ha cercato di ucciderla.