mercoledì 18 dicembre 2013

VIOLENZA


 
Fragile, indifesa,
accartocciata sul prato
gli occhi al cielo.
Picchiata, violentata,
non hai più lacrime.
Ferita nel corpo e nell’anima.
Vorresti urlare la verità,
celata dietro un velo d’ omertà.
Quanti schiaffi, percosse e quanta paura…
nascosta dietro le porte chiuse.
Donna senza diritto di vivere.
In cerca di luce.
Il grido silente, è compagno del tuo dolore.
Un brivido freddo attraversa il tuo corpo
straziato e il tuo cuore sanguinante.
Donna, fonte di amore,
Madre tenera, Angelo dolce,
ora allunghi la mano,
aspettando un abbraccio.
Sola…
Abbandonata al tuo destino.
Martire di un carnefice,
un tempo amato e desiderato…
padre dei tuoi figli.

di Teresa Commone 
da “La Porta Socchiusa” Terra del Sole Edizioni

domenica 1 dicembre 2013

FRATTAMAGGIORE (NAPOLI), MOSTRA D'ARTE 'NOI SIAMO INNOCENTI' A FORUM FEMMINICIDIO



FRATTAMAGGIORE (NAPOLI), MOSTRA D'ARTE 'NOI SIAMO INNOCENTI' A FORUM FEMMINICIDIO
  Frattamaggiore (Napoli), 1 dicembre 2013 (Casertasette) - Femminicidio e violenza sulle donne: se ne è discusso il primo dicembre scorso nell’aula consiliare di Frattamaggiore (Napoli). Il forum è stato organizzato dalle associazioni Moica e Donneuropee Federcasalinghe e dal "Progetto 1000 Criste", con il patrocinio del Comune di Frattamaggiore. All’incontro hanno partecipato il sindaco Francesco Russo, il consigliere comunale Orazio Capasso, tra i promotori dell’iniziativa, la presidente del Moica Silvana Interino, la presidente della Federcasalinghe, Susanna Scotti, i coordinatori del progetto Noi siamo innocenti: Michela Buonagura, Pina Candileno, Ludovico Carnile, Teresa Commone, Salvatore Pasovino, Enrica Romano ed Eva Schioppa; la presidente dell’associazione “Per noi donne”, Sabrina Capasso. «Una strage che solo dall’inizio dell’anno ha mietuto oltre un centinaio di vittime; noi vogliamo contribuire a rafforzare lo stop alla violenza sulle donne, un problema che solo di recente ha trovato il sostegno nella legge» ha spiegato Orazio Capasso, consigliere comunale. Della illustrazione della legge hanno trattato nei loro interventi l’avv. Sabrina Capasso e l’on.le Giovanna Palma, la quale ha posto all’attenzione soprattutto sulla necessità di strutture e specialisti, del coordinamento di tutte le forze presenti sul territorio per arginare il problema. Il Gruppo Noi siamo innocenti ha evidenziato il valore della cultura e di un'educazione permanente contro gli stereotipi di genere, contro l'uso di un linguaggio sessista che si tramandano di generazione in generazione, perpetrando un'idea errata dell'essere uomo, dell'essere donna; Il gruppo vuole farsi portatore del valore catartico dell’arte. La prof.ssa Buonagura ha declamato i versi in vernacolo della lirica “Io conto ‘e passe”, motivando la scelta della lingua napoletana per il legame con la nostra terra così martoriata, violata, come una bella donna stuprata; la prof.ssa Commone ha fatto proiettare la videopoesia realizzata dagli allievi della IV B dell’I.T.C. “A: Gallo” Orta di Atella su versi da lei composti; la dott.ssa Eva Schioppa ha sottolineato il valore universale dell’arte come stimolo a risorgere, a risollevarsi dalle macerie dell’anima e del corpo attraverso la testimonianza dell’artista Artemisia. Il dott. Carnile ha chiarito le problematiche che possono spingere alla violenza e i percorsi per la ricostruzione e il recupero dell’anima delle donne offese. L’attrice frattese Felicia Del Prete, ha declamato brani di testimonianze di donne, violate nel corpo e nell’anima, che hanno sentito l’urgenza di socializzare il dolore nel Gruppo “Progetto 1000 Criste”. La manifestazione ha visto la presentazione di un vernissage degli artisti Pina Candileno (pittura), Salvatore Pasovino D’Ambrosio (pittura e fotografia), Stefania Miro (scultura), Giovanna Schioppa (costumista), Valentina Mozzillo (fotografia). Solo attraverso la diffusione di una cultura del rispetto, attraverso dei percorsi educativi di consapevolezza nelle scuole, mediante l'organizzazione di eventi artistici tenuti in tutt'Italia, è possibile promuovere una modalità sana di relazione tra i generi e arginare l'assurdo fenomeno del femminicidio.