venerdì 13 marzo 2015

LO STUPRO VA DENUNCIATO, SEMPRE




"Non vale la pena denunciare la violenza sessuale, è troppo umiliante". Così si è espressa Madonna durante lo show radiofonico più popolari d'America, l'Howard Stern Show.
La cantante ha ricordato lo stupro subito quando aveva 19 anni, appena arrivata a New York.
Non denunciò l'abuso subito: "Non volevo ritornarci su, sei già stata violata". "Proprio non ne vale la pena, è troppo umiliante", aggiunge.
Con queste poche parole buttate lì, Madonna ha ignorato anni di lotte per diffondere l’idea che lo stupro va denunciato. Sempre. Non solo perché è un reato ma perché non si può lasciare in giro uno stupratore con il rischio che possa commettere la stessa violenza su altre donne.
Non sono le donne a doversi vergognare, ma chi le violenta. Per anni la donna ha dovuto subire l’umiliazione di interrogatori mortificanti, allusivi a sue presunte provocazioni allo stupro.
Venga pure l’umiliazione, sia sbandierata quell’umiliazione, ma sia chiesta giustizia!
Nel lontano 1978, quando lo stupro era ancora un reato contro la morale e non contro la persona una donna ebbe il coraggio di denunciare. 
Era il primo  processo per stupro.
L’arringa di Tina Lagostena Bassi cominciava così:



"Presidente, Giudici,
credo che innanzitutto io debba spiegare una cosa: perché noi donne siamo presenti a questo processo. Per donne intendo prima di tutto Fiorella, poi le compagne presenti in aula, ed io, che sono qui prima di tutto come donna e poi come avvocato. Che significa questa nostra presenza? Ecco, noi chiediamo giustizia. Non vi chiediamo una condanna severa, pesante, esemplare, non c'interessa la condanna. Noi vogliamo che in questa aula ci sia resa giustizia, ed è una cosa diversa".

mercoledì 11 marzo 2015

8 MARZO 2015 LE DONNE SI RACCONTANO

Questo il titolo dato all’incontro dell’8 marzo a cura del Gruppo Archeologico Terra di Palma, Centro Sociale Anni d’Argento e Noi siamo innocenti. 
Le associazioni, nel giorno dedicato alla donna, hanno voluto dare voce alle donne di Palma che si sono affermate nel passato e nel presente, grazie alla loro passione e alla loro tenacia. 
Le studentesse dell’I.S.I.S.  “A. Rosmini” hanno letto brevi monologhi, facendo emergere dal passato Claudia Ermelinda Pappacena, la nonna Claudia Marciano e la famosa soprano Elena Maùti Nunziata; della prima sono stati declamati passi dal saggio Mulier, della soprano è stato proiettato un video in cui l’artista interpreta, nel pieno della maturità artistica, Violetta nella Traviata di Verdi.
La manifestazione si è aperta con l’intervento della prof.ssa Michela Buonagura che ha ricordato al pubblico l’importanza della ricorrenza come momento di lotta, un’importanza persa nel corso degli anni a favore di un consumismo all’insegna della volgarità.
La prof.ssa Marilena Nappi ha illustrato il percorso di vita e le attività di queste due grandi figure femminili, di cui da tempo ha avviato le ricerche.
A seguire MovieArtdi Michela Liguori, con la coreografia Mosaico, a rappresentare le diverse sfaccettature dell’animo femminile tra l’emotività e il coraggio, ripercorrendone le tappe dalla fanciullezza alla maturità.
 La cantante palmese Antonietta Sorrentino ha emozionatoil pubblico col suo vastoe difficile repertorio di famose canzoni anche in lingua napoletana, ricevendo calorosi applausi.
Si è poi esibito Antonio Mancone con un repertorio di canzoni popolari, al ritmo della chitarra, accompagnato in coro dal pubblico.
Ha concluso la serata la dott.ssa Amelia De Pietro con i saluti finali.

Michela Buonagura



Gruppo Noi siamo innocenti: 8 Marzo all'insegna della sorellanza


Gruppo Archeologico Terra di Palma: La storia sconosciuta o dimenticata: Claudia Ermelinda Pappacena, Elena Maùti Nunziata.






Gruppo di ballo MOVIART di Michela Liguori. Coreografia: Mosaico.






I.S.I.S. A. Rosmini di Palma Campania: educazione di genere


Antonietta Sorrentino: cantante, attrice


Uliana Iervolino:ballerina


Antonio Mancone: cantante


Il pubblico:entusiasta!