lunedì 2 giugno 2014

FRANCA VIOLA, LA PRIMA DONNA CHE SI RIBELLÒ AL MATRIMONIO RIPARATORE




In Sicilia, ad Alcamo, nel 1965 di Franca Viola venne stuprata e poi chiesta in sposa. Lo permetteva la legge in vigore, quel codice Rocco che prevedeva che la violenza sessuale fosse un reato contro la morale e che lo stupratore diventava impunito se, dopo, chiedeva in moglie la vittima.
Franca Viola aveva appena 17 anni, ma si ribellò, rifiutò il matrimonio riparatore, disse no a Filippo Melodia, il picciotto di mafia che l’aveva rapita per costringerla a sposarlo e, con l’aiuto di suo padre, lo denunciò.
Questa donna coraggiosa ricevette la croce di cavaliere della Repubblica dal Presidente Giorgio Napolitano, e dedicò quel riconoscimento al padre, che era stato sempre dalla sua parte, e al marito.
Solo dopo trent’anni, nel 1991, quel codice fascista fu modificato e venne attuata la legge che dichiarava che la violenza sessuale è un reato contro la persona.

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