Svelate le caratteristiche e le tecniche degli astuti
manipolatori. I punti deboli della vittima. Per non cadere nella trappola
Sottili ricatti morali a volte condizionano la vita.
Il ricatto morale e' una forma di manipolazione che
puo' essere usata per ottenere cio' che si vuole dalle persone vicine e di cui
si conoscono i punti deboli.
Un esempio? Eccolo: "Ho detto a mio marito che
avrei seguito un corso, una sera a settimana e lui ha reagito in quel suo modo
tranquillo. "Fai quello che vuoi, tanto lo fai sempre" mi ha detto
"ma non credere che staro' qui ad aspettare che tu torni a casa. Io sono
sempre a tua disposizione; perche' tu non lo sei mai?"
Sapevo che il suo ragionamento era privo di senso,
eppure mi sono sentita cosi' egoista da farmi restituire i soldi del
corso". + proprio con questo esempio che inizia un recente volume sul
ricatto morale scritto dalle psicologhe americane Susan Forward e di Donna
Frazier, dal titolo "Il senso di colpa" (Corbaccio Ed.).
Nel ricatto morale c' e' , implicita, la minaccia di
punizione, diretta o indiretta. Invece di valutare con lealta' il motivo del
disaccordo, il manipolatore sfrutta i sentimenti, le paure, il senso del dovere
o di colpa dell' altro.
Il ricattatore non e' una persona malvagia, che si
alza pensando chi puo' tormentare. Al contrario, egli si considera benevolo e
affettuoso: il cattivo, l' ingrato non e' lui, ma il suo capro espiatorio che
spesso ama di un amore soffocante.
Un primo passo per uscire da questo impasse consiste
nel riflettere sulle strategie che il manipolatore utilizza.
Vediamole.
ribaltare. Il
manipolatore ribalta i termini del conflitto e colui che chiedeva spiegazioni
viene accusato di insinuare cose non vere e di essere la causa di disaccordo.
indebolire. La
vittima (che non esaudisce i desideri) viene definita tout - court malato,
pazzo, isterico. Si cerca di indebolire la fiducia della vittima in se stessa,
per ottenere obbedienza. Se, ad esempio, si tratta di una coppia, il
manipolatore potra' elencare tutti gli eventi negativi vissuti insieme,
attribuendoli esclusivamente ai problemi emotivi dell' altro.
nascondere. Un'
altra condizione patologica si verifica in quelle famiglie che custodiscono segreti
di abuso infantile, alcolismo, suicidi, ecc. e che decidono tacitamente di
tenere nascosto cio' che e' accaduto. Se un familiare, invece, ne parla, gli
altri possono marchiarlo come mitomane, bugiardo, distruttore di famiglie.
cercare complici. Se la
"vittima", non collabora, il manipolatore puo' cercare degli alleati
tra familiari, amici, religiosi. Confrontare. Perche' non riesci a essere
come... Parole che fanno da pungolo emotivo che puo' centrare il bersaglio. La
trappola funziona quando si cede al ricattatore per dimostrargli che si e'
sbagliato.
COSA RENDE FRAGILI: I PUNTI
DEBOLI DELLA VITTIMA
Il manipolatore ha successo soltanto se trova,
nell' altro, la vittima, dei punti deboli.
Vediamo
quali posso essere.
* Un
bisogno eccessivo di approvazione. Non c' e' nulla di male
nel desiderare l' approvazione, o nel chiederla alla persona che ti sta vicino;
ma quando l' approvazione diventa una droga da assumere in dosi costanti, e'
facile essere manipolati.
* Un grande
timore dei conflitti. Chi non tollera la minima divergenza si affretta a
fare e a ottenere immediatamente la pace evitando qualsiasi chiarimento.
Preferisce cedere su tutto pur di non litigare.
* La sindrome
di Atlante. Come il mitico Atlante che portava il mondo sulle spalle,
alcuni tendono ad assumersi non soltanto le proprie responsabilita' , ma anche
quelle degli altri. Facendosi pero' sistematicamente carico del benessere,
delle scelte e delle decisioni degli altri (per es. dei componenti la
famiglia), si finisce per essere individuati come la fonte principale dei
malesseri e delle insoddisfazioni di cui in realta' non si e' per nulla
responsabili.
* Scarsa fiducia nelle proprie capacita'
. + facile lasciarsi ferire da critiche ingiuste quando si e' insicuri,
specialmente se le critiche provengono da persone autorevoli e che stimiamo; ma
se non si ha fiducia in se stessi si puo' finire per fare cose che non si
vorrebbero fare, soltanto per compiacere gli altri.
COSI' CI SI DIFENDE
Per non
cadere nella trappola Ecco alcune strategie per difendersi dai ricatti morali
degli esperti manipolatori.
* Non stare
sulle difensive. Alcuni ottengono cio' che vogliono urlando, facendo il
muso, facendo la vittima, accusando, minacciando. La tendenza e' quella di
difendersi, ma si rischia di versare benzina sul fuoco. Meglio cambiare copione
e dire: Mi spiace che sia irritato; non capisco come tu possa vederla cosi' ;
in questo modo non risolvi nulla; ne riparleremo con piu' calma.
* Trasforma il ricattatore in alleato.
Quando non sembrano esserci vie d' uscita, si puo' tentare di coinvolgere l'
altro nella soluzione del problema. Chiedendogli un consiglio, un' informazione
o uno sforzo di immaginazione lo si puo' indurre a guardare la questione con
occhi diversi: Puoi aiutarmi a capire; perche' e' cosi' importante per te? puoi
darmi qualche suggerimento per risolvere questo problema? puoi aiutarmi a
capire perche' la cosa ti irrita tanto? mi chiedo che cosa accadrebbe se;
crchiamo di pensare ad una soluzione che possa andare bene per entrambi.
* Usa un po' d' umorismo. In una
relazione positiva, l' umorismo e' uno strumento efficace per mostrare all'
altro come ci appaiono i suoi comportamenti. L' ironia fa apprezzare la
compagnia e lega le persone; inoltre ha un immediato effetto rilassante,
abbassa la pressione e puo' raffreddare subito un incontro che sembra
difficile.
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